Impianto senza corrrente elettrica ? cosa succede ?

Impianto senza corrrente elettrica ? come difendersi dai blackout

La Corrente elettrica e la connessione a internet sono due requisiti essenziali per il corretto funzionamento di un impianto di videosorveglianza e allarme antifurto . 

Come comportarsi in assenza di corrente elettrica ? 


un impianto di sicurezza deve garantire la piena operatività h24, anche in presenza di imprevisti come un black-out elettrico e l’assenza di connessione a internet per la gestione da remoto e l’invio delle notifiche in caso di allarme.

Mentre gli impianti di antintrusione hanno a disposizione una o più batterie tampone che forniscono temporaneamente l’alimentazione necessaria al funzionamento dei vari componenti (centrale, sirene, rivelatori, ecc.), anche in caso di guasti alla rete, cortocircuiti accidentali o sabotaggi, i sistemi di videosorveglianza ne sono quasi sempre sprovvisti.

Questo significa che un malintenzionato può mettere fuori uso le telecamere e la registrazione dei filmati semplicemente disattivando il contatore oppure un interruttore del quadro elettrico,

Soluzioni per prevenire un black out della corrente elettrica


Alimentatori con funzione backup


La soluzione più completa e affidabile per garantire il funzionamento H24 di un impianto di videosorveglianza è rappresentata dagli alimentatori con funzione di backup.

 si distinguono dai normali alimentatori per il morsetto (o il cavo) dedicato alla carica ed al mantenimento della batteria tampone.


In caso di blackout, l’alimentatore rileva l’assenza della tensione di rete e commuta l’uscita della batteria verso i morsetti dove sono collegati i vari dispositivi dell’impianto (telecamere, DVR, NVR, modem, ecc.) mantenendoli attivi. La commutazione avviene quasi istantaneamente così da impedire che i dispositivi possano spegnersi anche per una frazione di secondo.

Alimentazione centralizzata con backup e uscite d’allarme

 

gli alimentatori centralizzati generano la fornitura della corrente necessaria al funzionamento di tutti i componenti dell’impianto da un unico punto, solitamente un locale tecnico

 In teoria, una classica batteria da 7,2 Ah nel pieno della sua efficienza è in grado di fornire l’alimentazione ad un sistema di videosorveglianza con DVR/NVR, modem e 16 oppure 8 telecamere per un massimo di 30-60 minuti.

Gli alimentatori centralizzati più sofisticati sono anche dotati di speciali filtri che “puliscono” la linea AC o CC attenuando o azzerando gli sbalzi di tensione e le interferenze che, alla lunga, potrebbero danneggiare i componenti più delicati di un impianto di videosorveglianza come i led degli illuminatori e gli hard disk dei DVR

 

Ups : standard per il controllo della corrente elettrica 


I Gruppi di Continuità, o UPS (Uninterruptible Power Supply), sono ormai largamente impiegati in abitazioni, negozi e uffici per garantire non solo la protezione anti-blackout di tutti i dispositivi elettronici operanti a 220 Vac (PC, monitor, stampanti, modem, ecc.) ma anche dai picchi di tensione (es.: fulmini) e dai disturbi che possono causare danni e malfunzionamenti.

Gli UPS comprendono indicativamente gli stessi elementi che equipaggiano gli alimentatori con backup appena visti: una o più batterie , un alimentatore con funzione di ricarica delle batterie, un raddrizzatore che stabilizza la corrente alternata in entrata un inverter che trasforma la corrente continua .

I prezzi degli UPS vanno da poche decine di euro per i modelli più semplici a migliaia di euro per quelli più complessi e performanti. Ciò che li differenzia è la qualità del segnale elettrico generato dall’efficienza di conversione, e dalla quantità di corrente fornita che influisce sull’autonomia dei dispositivi collegati in caso di black-out.

Modem e  3G/4G per DVR, NVR e DSL


I tentativi di sabotaggio non riguardano solo la linea elettrica di alimentazione ma anche quella internet allo scopo di impedire l’accesso da remoto alle telecamere (riprese live o registrate). In questo caso, l’unica soluzione è la stessa già adottata da tempo dai progettisti di impianti antintrusione, ovvero una connessione mobile (GSM, 3G, 4G, ecc.), in aggiunta o alternativa a quella fissa (DSL).

Tenuto conto che il flusso video in streaming proveniente dai DVR/NVR e trasmesso sulla rete internet occupa parecchi megabyte al secondo (soprattutto se HD e Full HD), suggeriamo di utilizzare una connessione mobile solo nel momento in cui quella fissa dovesse “cadere” per guasti fortuiti o intenzionali.

La funzione Failover è disponibile in alcuni modem DSL che supportano nativamente i dongle USB 3G/4G oppure le SIM Card così come in alcuni modem/router 3G/4G dotati di porte LAN e WAN per il collegamento al modem DSL principale.

Questi apparecchi sono adatti non solo per impedire i sabotaggi ma anche nei casi in cui la rete internet terrestre subisce frequenti disconnessioni (caduta di portante) e rallentamenti che potrebbero impedire il monitoraggio dell’impianto da remoto. Così come i combinatori telefonici GSM/3G dei sistemi antintrusione, anche i modem/router 3G/4G possono essere messi fuori uso dai jammer, i “disturbatori” RF.


chiedete al vostro installatore quali precauzioni sono incluse nel progetto o nell’offerta per gestire la mancanza di corrente elettrica per garantire l’efficienza del sistema di protezione .

 

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